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Le Tesla fabbricate adesso sono già predisposte per la guida totalmente autonoma

Stanotte (ora italiana) Elon Musk ha annunciato a sorpresa, con un post su Tesla.com e una conferenza stampa telefonica (ora rimossa), il nuovo hardware che viene già ora installato a bordo di tutte le auto Tesla che lasciano la catena di montaggio e che verrà installato anche sulle future Model three (come quella che ho prenotato ad aprile scorso):

– otto telecamere con copertura su three hundred sixty gradi, sia grandangolari sia a teleobiettivo (disposte e nascoste in questo modo);

– un radar frontale con elaborazione migliorata, “in grado di penetrare pioggia intensa, nebbia e polvere e persino guardare oltre l’auto che sta davanti” (è già successo, salvando un conducente);

– dodici sensori a ultrasuoni migliorati (fino a eight metri di portata);

– un computer di bordo molto più potente, basato su GPU Nvidia;

– software riscritto per tenere conto delle nuove risorse hardware.

Questa nuova dotazione hardware e software consentirà, dice Musk, di saltare la fase di miglioria iniziata con l’Autopilot Two.0 (il software di guida assistita, non autonoma), che avrebbe portato le Tesla prodotte fin qui al Livello three o four di autonomia secondo i criteri SAE, e di offrire direttamente la guida totalmente autonoma (Livello Five): il “conducente” non dovrà fare altro che impostare la destinazione desiderata.

Contemporaneamente Tesla ha pubblicato il movie qui sotto, girato nei dintorni di Palo Alto e nel parcheggio della casa automobilistica (secondo le deduzioni di Electrek). Attenzione: è accelerato rispetto alla realtà. Presumo che sia stato girato in condizioni particolarmente favorevoli, che non corrispondono nemmeno lontanamente alla realtà di una congestionata città europea, ma vi sfido a guardarlo senza angosciarvi a ogni incrocio e senza restare a bocca aperta quando il “conducente” scende dall’auto e l’auto va da sola a cercarsi un parcheggio (saltando, fra l’altro, il parcheggio per disabili perché, dice Musk, ha letto il cartello stradale). Cose già viste in tanti prototipi di altre case automobilistiche, ma qui si parla di fornirle in un’automobile di serie.

La guida autonoma mostrata nel movie non sarà disponibile da subito sulle Tesla predisposte: per ora viene solo installato l’hardware adatto a consentirla. Il software, dice Tesla, verrà aggiornato man mano che la flotta di auto acquisisce esperienza di guida in condizioni reali.

The Register nota che l’annuncio precisa che l’attuale Autopilot (sistema di guida assistita usato fin qui) non sarà abilitato nelle nuove Tesla: anzi, inizialmente queste nuove auto non avranno neanche la frenata automatica d’emergenza, l’allarme di collisione, il mantenimento di corsia e il cruise control attivo (almeno fino a dicembre 2016, secondo il sito di Tesla). Le “vecchie” Tesla già circolanti, invece, continueranno ad avere l’attuale Autopilot (se i proprietari lo hanno acquistato e lo abilitano).

Le nuove Tesla Model S e X, in altre parole, saranno all’inizio inferiori a quelle oggi circolanti, ma le funzioni di sicurezza attiva (per esempio manovre anticollisione e frenata d’emergenza) verranno attivate in seguito, intorno a dicembre two thousand sixteen tramite aggiornamenti software distribuiti tramite la rete cellulare.

Chi acquista oggi una Tesla ha come opzione un Enhanced Autopilot (guida assistita, con adattamento della velocità al traffico circostante, mantenimento di corsia, gestione degli svincoli e delle uscite autostradali, cambio di corsia e parcheggio automatico), che in Italia costa five thousand seven hundred euro (6800 se attivato dopo la consegna) e una Utter Self-Driving Capability (guida autonoma), che costa altri three thousand four hundred euro (4500 post-consegna) in aggiunta al costo dell’Enhanced Autopilot. La differenza fra una Model S o X elettrica “manuale”, con le funzioni basilari di assistenza alla guida, e la stessa auto in versione pienamente autonoma ammonta insomma a nine thousand one hundred euro nel migliore dei casi. Una cifra non trascurabile, anche se le Model S e X sono auto di lusso da 80.000 euro e passa. Sarà interessante scoprire il costo di quest’opzione sulla Model Three, ben più economica (da 35.000 dollari in su).

Va detto, inoltre, che Tesla sottolinea che le funzioni di guida autonoma “dipendono da una validazione estesa del software e dell’approvazione normativa” e che “non è possibile sapere esattamente quando ciascun elemento di queste funzioni verrà reso disponibile”.

Entro la fine dell’anno prossimo, dice il Wall Street Journal, Tesla intende dimostrare un viaggio totalmente autonomo da costa a costa negli Stati Uniti (da Los Angeles a Fresh York). Affascinante.

L’altro aspetto interessante dell’annuncio di oggi è che specifica che “usare una Tesla a guida autonoma per condividere l’auto e per trasportare amici e familiari va benissimo, ma farlo a scopo di lucro sarà permesso solo sul Tesla Network, di cui verranno resi noti i dettagli l’anno prossimo”. Tesla, insomma, sta già pensando a un futuro nel quale le automobili autonome saranno usabili come fonte di reddito: invece di restare ferma in garage a svalutarsi, l’auto potrà essere usata da altri come taxi, a pagamento, quando non ne abbiamo bisogno, come descritto da Elon Musk nel suo Master Plan Part Deux.

Chiarisco alcuni dubbi che stanno emergendo dai commenti e propongo alcune riflessioni:

– le Tesla hanno un’app che permette di localizzarle e (nella futura versione mostrata qui sopra) chiamarle a distanza dal loro parcheggio fino a dove si trova il proprietario. Non so cosa succeda in caso di parcheggio in zona non servita dalla rete cellulare (per esempio un parcheggio sotterraneo). Verranno installati ripetitori cellulari ovunque?

– Se non trova parcheggio, in teoria l’auto può allontanarsi fino a trovarne uno oppure continuare a orbitare. Potrebbe anche andare a un punto di ricarica a induzione (senza contatto), per esempio, e ricaricarsi.

(Fai clic sull’immagine per visualizzarla ingrandita)

– Il software dovrà essere in grado di gestire i codici della strada differenti dei vari paesi e stati e i loro aggiornamenti. E le Tre Leggi della Robotica 🙂

– La segnaletica stradale dovrà essere mantenuta con estrema attenzione e studiata per evitare ambiguità. Come si comporterà un’auto autonoma in caso di segnaletica orizzontale temporanea per lavori in corso?

– Sì, ci sono degli ostacoli legislativi enormi sulla responsabilità in caso di incidente.

– Per i disabili e gli anziani un’auto a guida totalmente autonoma è una rivoluzione di mobilità totale.

– Se ci saranno le auto autonome, chiamabili quando servono, avrà ancora senso essere proprietari di un’auto personale?

– Sì, nasceranno nuovi servizi basati su questa capacità e le nostre città dovranno essere ripensate in funzione di questa nuova opportunità, esattamente come fu necessario ripensarle quando arrivarono le automobili a sostituire le carrozze dei ricchi (e i tram, i piedi e le biciclette dei poveri).

– Se i tassisti avevano avuto paura di perdere il posto quando è arrivata Uber, ora saranno nel panico totale. È ora di trasformarsi, magari in proprietari e gestori di una piccola flotta di auto autonome.

– Vedere un’auto che guida da sola ci fa capire cosa provavano i nostri nonni quando furono introdotti gli ascensori con le porte automatiche e senza operatore.

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